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      Da poi fatto tutto questo, i ditti mercadanti venitiani voleano interomper el mercado. Havendo inteso queste cosse, mandai a comandar: se non hanno volontą de comprar, debia restituir il pevre in driedo; et che non sia chargą niente de ditto pevre. Et hanno fatto contra, et hanno chargą parte del pevere, et parte romaxe. Et per questo fu nasudo discordia intra lhoro et il mercadante del dachieri et mori, et uno se lamentava de l'altro, et scriveriano spesso al cunspeto nostro de queste cosse. Et non havemo posudo intender la volontą di franchi, per esser instabelli; non voleano tuor el pevere, nč non voleano restituir quel che i haveano tolto. Per questo, subito havemo comandą che fusse avixą el nostro signor di Alexandria, et che debia mandar e chiamar costoro: de do cosse l'una, o ver che i debia tuor el resto del pevere, o ver ristituir quello i haveano tolto, et che ditto signor fusse mezan di conzar questa diferentia; et non fu possibele di acordar queste cosse per sua signoria. Et quando intendessemo questo, havemo comandą che fusse chiamate tutte do le parte, per conzar questo discordio con honestą. Le qualle veneno con quelle oppinion havea audo avanti, di non voler obedir et non voler sequir i patti, et contentarse de l'una de le do cosse soraditte. Havemo parlato con lhoro a bocha, che l'č consuetudine nostra ogni anno 210 sporte de taiar precio, et che lhor doveva tuor per do anni 42
      0 sporte; hanno tolto 210 sporte, et hanno lassato el resto su la marina de Alexandria.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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