Item, lavorandosi il fontego di todeschi, uno che lavorava cazete zoso, et pocho stete che morite.
     
      [1507 12 04]A dì 4, fo Santa Barbara. De more, per il principe fo cavà quelli dil quinto, à la balota d'oro, per venir a consejo. Erano scriti, di anni 20 in suso, numero 247 e rimaseno 49.
     
      Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte lettere:
     
      Di Verona, di rectori, sier Alvise Malipiero et sier Francesco Bragadin, più letere. Dil zonzer lì di Zuan Paulo Manfron, condutier nostro, e Lucio Malvezo; el qual Zuan Paulo vol danari etc. E hanno mandato Lucio Malvezo e domino Piero Salerno, el cavalier, citadino di Verona, a Brentonega, a veder quelli passi e tajar le strade etc. Item, esser zonti parte di provisionati dil capitanio di le fantarie, et Sachozo da Spoliti et Buta Fuogo, contestabeli, con lhoro compagnie. Item, atendeno a far provisionati. Et dil zonzer lì dil capitanio di le fantarie, qual, per il sinistro di la gamba, va con crozola, et vol esser a tutto, e far la descrition di fanti. El qual capitanio, quando passò todeschi, era a Gusolengo, e di lì si partì e vene lì a Verona. Item, li elemani sono a Bozolo, come ho scrito di sopra. Et il marchexe di Mantoa à mandato a dir a essi rectori, et scritoli quello vol dir questo passar di fanti, qualli sono stalati su quel dil vescovo so barba, e si questo è stà con intelligentia di la Signoria o ver no. Item, avisano nove aute di Roverè.
     
      Di Roverè, dil podestà. Come par non sia altra adunanza cha zercha 200 cavalli versso Bolzan, con uno nepote dil marchexe di Brandiburg.