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      [1507 12 15]A dì 15. Fo pregadi. Et leto le infrascripte letere, videlicet:
     
      Di Roma, secretissime, di l'orator. Nescio quid; si saperà poi: mal voler dil papa etc. Item, che senesi haveano catà, che 'l papa è di principio di soi senesi, qualli, a' tempi antiqui di parte, questi dal Rovere fonno cazati di Siena et confiscato il suo, e andono habitar a Saona, di qualli è nato il papa; et perhò hanno preso, nel lhoro consiglio, di butar una tansa, e recuperar quelli beni fonno confiscati a quel primo, et donarli al papa, acciò si tengi diseso di la cità di Siena.
     
      Di Hongaria, date a Buda, dil secretario. Come si aspetava uno orator dil turcho. Item, il re havia adatà quelle discordie dil mondavo con el transalpino. Item, che era stà concluso in la dieta, fata di baroni e prelati, nel parlamento ultimo, a requisition di la regia majestà, incoronar el fiol, di anni ..., nominato Lodovico; et cussì il dì di San Zorzi lo incoroneranno.
     
      Di Verona più letere, di rectori. De occurrentiis.
     
      Di Gusoleno, di sier Zorzi Emo, provedador zeneral. Come era zonto lì, dove è il conte di Pitiano, capitanio zeneral nostro, e le zente d'arme. [233] Et avisi di fanti alemani, di messi mandati di qua et di là; qualli voleno passar, et nostri voleno deponano le arme. Et hanno mandato ivi uno trombeta et uno homo dil conte, fino a uno loco, ch'è a presso Bozolo, dove erano alozati etc.
     
      Di Roverè et Riva. Avisi di le cosse superior. Come a Trento hanno gran paura di le nostre zente. Hanno fato comandamento, tutti stagino reguardosi; et fanno gran guardie la note etc.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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