Di Roverč, dil Pixani; et Riva, dil Renier. Avisi, ut supra. Et a Roverč achadete, che uno fante di quelli alemani ritornati in Roverč, hessendo a parole con uno maistro chaleger, ditto fante li dete di la balestra sul capo, et nostri lo amazņ ditto fante; et il podestą ą mandato a justificharsi a Trento. Item, di la dieta di Bolzam, come č scripto di sopra.
     
      Di Verona, de li rectori, et sier Zorzi Emo, provedador zeneral. Zercha quelli fanti et zente d'arme etc. Et relatiom di exploratori mandati, i qualli riportano, zente esser pur a li confini etc.
     
      Dil Zante, di sier Antonio da Mulla, provedador. Alcuni avisi di nove, come il sanzacho a Castel Tornese era ritorną, qual era andato contra Sophģ; si dice Sophģ esser retrato.
     
      Di Cypro, di Famagosta, di sier lorenzo Zustignan. Qual era lģ, aspetando il tempo per intrar luogotenente, e andar a Nichsia. Etiam sier Domenego Beneto, capitanio, scrive zercha haver visto quella terra e li castelli etc. Item, relation di Sophģ.
     
      Fu posto, che sier Francesco Corner, va orator [239] nostro in Spagna, che 'l possi portar con si ducati 400 di arzenti, a risego di la Signoria.
     
      Fu posto per sier Antonio Trum, procurator, savio dil consejo, dar a madona Lugrecia, fo favorita dil signor Lodovico, certo dazio di Chavarazo, per la soa dota di lire 6000, ut in parte; qual prima li era ubligato. Contradise sier Pollo Pixani, el cavalier, savio dil consejo; il Trun rispose. Et andņ la parte; non fu presa di do ballote.
     
      Fu posto per ditto sier Antonio Trun, sollo, dar a li frati di Santa Maria di la Scala di Milan, ą intrada sul cremonese, che siano asolti di decime; et li savij, a l'incontro, messe star sul preso.