[246] Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letere:
     
      Di Hongaria, dil secretario nostro, date a Buda. Come, per li danari dia aver il re di la Signoria nostra, manda qui uno suo ambasador. Item, discordie tra il conte paladin et Bot Andreas, era ban di la Croatia et è ancora, per caxon di certi castelli etc., adeo si fa zente per le parte etc.
     
      Da Milam, dil secretario. Come era letere di monsignor Rocha Bertim, è a presso sguizari, che sguizari sono risolti non voler esser contra il re di Franza; ma ben, volendo il re di romani andar a tuor la corona, lo voleno servir; et che si dice sarà contra la Signoria nostra. Et che monsignor el gran maistro manda uno orator a la Signoria, nominato monsignor di Vegie, francese, per oferir le zente etc. Etiam manda uno domino Alexandro Triulzi in campo dal conte de Pitiano, per esserli a presso in quello achadesse, per voler incider in una fortuna. Conclusive, il re di romani verà nostro inimicho; et arà fanti 15 milia, di qualli 7000 manderà in Valtolina et quelli lochi, per resister, le forze di Franza non passi in nostro ajuto, et il resto di fanti vegnirà con lui. El qual re di romani verà omnino.
     
      Da Riva, di sier Zorzi Emo, provedador zeneral. Come, di hordine di lo excellentissimo consejo di X, era venuto lì; et à provisto al castello, e posto sier ... Marzello, era castelan in castel vechio di Verona; et scrive di quelle occorentie. Et avisi di le cosse di Bolzan, come a dì 9 vi gionse il re; et a dì X fo comenzà la dieta, lì a Bolzam, di quelli dil conta' di Tiruol e Austria, e in la chiesia di San Domenego deteno principio.