Intrò consejo di X. Et poi fenno altre cosse; et veneno zoso a horre 4 di note.
In questo pregadi fu etiam posto per li savij, excepto sier Lunardo Grimani, che sia scrito al luogotenente nostro a Udene, atento le relatione e consulti fati, sia meglio ruinar la rocha di Gradischa, cussì immediate sia fato. Et fu presa.
Havendo scripto di sopra di 16 ladri, che fono presi, che voleano robar le galie di Baruto, è da saper, che subito per la Signoria fo commessa questa cossa al consejo di X. E butono il colegio: tochò sier Zorzi Corner, el cavalier, consier, sier Alvise da Mulla, cao di X, sier Andrea Trivixan, el cavalier, avogador, sier Domenego Contarini, inquisitor. Et questi, reduti più volte al tormento, fato retenir alcuni guardiani, trovono non erano per robar, ma per tuor le sede e altro e far contrabandi, con danno di dacij et di la Signoria nostra, con consentimento di guardiani. Et fono altri retenuti, et parte posti ai cataveri, parte nel zudega' di propio etc. Et fo [254] retenuto Thomà di Colti, fo scrivan di una galia; etiam fo chiamà Michiel Berengo, fo etiam scrivam. Et achadete che, hessendo alcuni di contrabandieri serati in l'oficio di cataveri, con guarde, quelli la note ligono ditte guarde, rupeno la porta et voleano fuzer; fo sentiti da li scudieri dil doxe, et chiamono li officiali, et li preseno. Etiam fo presi do di ditto numero, trovati ne le galie, stati ascosi zorni 4, qualli viveano di zebibo e pistachij. Il colegio deputato a lhoro si reducevano spesso in camera a examinarli; quello seguirà, scriverò di sotto.
| |
I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
|
|
Lunardo Grimani Udene Gradischa Baruto Signoria Zorzi Corner Alvise Mulla Andrea Trivixan Domenego Contarini Signoria Thomà Colti Michiel Berengo
|