[258][1508 01 28]
      A dì 28. Fo consejo di X. Fo spazà sier Piero Trivixan, quondam sier Andrea, da la dreza, absente, et quel suo Stefano di Daniel, suo fator, come dirò di soto.
     
      [1508 01 29]A dì 29. La matina, in Rialto, fo publichà la condanason, fata eri nel consejo di X, contra sier Piero Trivixan, quondam sier Andrea, da la dreza, absente, ma citado e chiamado e non comparso, incolpado per revelation di cosse di stado e spender monede falsse, aver auto praticha e comercio con falsificatori di monede, che 'l dito sier Piero sia bandito di tutte terre e luogi di la Signoria nostra, e di navilij armadi e disarmadi, con taia lire 3000 di so beni, si non, di quelli di la Signoria nostra; et, hessendo preso in le terre e lochi nostri, sia conduto su la piaza di San Marco, dove, in mezo le do colone, li sia tajà la testa dil busto, sì che 'l muora; e non se li possi far gratia sotto le più strete parte; del consejo di X. Item, Stefano di Daniel, suo fator, incolpado aver speso ut supra, sia bandido de Venecia e dil destreto, con taja lire 1000; et, hessendo preso, li sia tajà una man, et chavà tutti do li ochij, e torni al bando; et non possi aver gratia, im pena etc.
     
      Da poi disnar fo consejo di X con zonta. Et feno li soi capi per il mexe di fevrer: sier Anzolo Trivixam, sier Domenego Contarini et sier Francesco Foscari, el cavalier.
     
      [1508 01 30]A dì 30. Fo gran consejo. Et fo publichato la condanason, fata eri nel consejo di X contra con zonta, contra sier Zuan Antonio Lambardo, era retor a Legena, per il qual fo mandato a tuor et è im preson, che 'l dito sier Zuan Antonio, per soi demeriti, sia confinà im perpetuo in la cità di Retimo, con taja lire 1500 di soi beni, hessendoge, et, non hessendo, di danari di la Signoria nostra; et, si 'l sarà preso, star debbi anni do in la preson Forte serado, e poi mandado al suo confin; e non possi aver gratia, don, recompensation etc., si non per 17 balote dil consejo di X con la zonta.