Alcuni avisi di le cose di Bologna, per certi di Forlì, ut in litteris.
     
      Di Roma, di 26. Come il papa, fato la Madona, vol andar a Hostia. Item, è venuti oratori senesi, a pregar il papa vadi lì; e come hanno catato danari per reintegrar li danni fati a li soi passadi, cussì voglij vegnir fin lì, come fe' papa Pio. Item, fazi uno fiol di Pandolfo Petruzi, cardinal. Item, che è zonti li oratori di Bologna, non ancora aldidi dal papa; et il papa vol mandar uno degno legato a Bologna, cardinal. Item, che 'l papa à fato che il cardinal di Narbona et monsignor de Gimel, oratori francesi, hanno scrito a Milan, bisognando ajuto a Bologna, li dagi; e à inteso, li Bentivoy veneno vicino a Bologna, a Castel Franco, quando seguì la novità, fin a Castel Franco; tamen, visto non seguì altro, ritornò [261] via. Item, che Maximiano, se non arà danari, non farà movesta; e lui papa si scusa, non darà danari etc.
     
      Di Napoli, dil consolo. Come le galie bastarde, capitanio sier Zacharia Loredan, erano state a Pozuol, et vieneno a la volta de qui per disarmar. Item, di noze di la fiola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
     
      Di Roverè et Riva. Avisi di exploratori. Il re è a Bolzan, et il cardinal Santa †; el marchexe di Brandiburg è a Trento; e dil zonzer di cavalli più numero, et fanti ..., ut in litteris.