Nichastri di Napoli dize manchar da Constantinopoli mexe uno; et referì, che a Constantinopoli à inteso di janizari, come el Sophì haveria serato el signor Anadulli sopra uno certo monte, al qual era la cità, residentia di esso Anadulli, e tandem l'à roto, e tajato a pezi parte del suo campo, e toltoli la cità e teritorio. Et lì aspetta uno altro signor in suo favor, dil signor turco et di zente dil campo, di zornate 6 in 8; e a la zornata schampano turchi e vanno a Sophì. El signor turcho dize haver mandato bombarde 400, con charete, nel suo campo; et vol far far pavioni 1500 di friseto per i sui janizari, per questa invernada. Che essendo stati presi alguni, da li janizari, di quelli del Sophì, sono stati conduti in Constantinopoli al signor turcho; i qualli à referito, come el suo signor Sophì era venuto per vederlo ad ogni modo e veder per la faza; et el fiol dil signor turco, ch'è in campo, ha fato intender questo a suo padre, che è per far fatto d'arme con el Sophì, se 'l non va al signor mio padre. El Sophì à persone 200 milia, tra li qualli 40 milia sono armati in arme bianche, et a la zornata vanno multiplicando.
     
     
      [266]Capitolo di letera di primo dezembrio 1507.
     
      Nicolò Jncharasto di Napoli disse esser partito da Salonichij zorni 13, che, venendo per terra, se acompagnò con alguni albanesi di la Morea, che sono ritornati, di quelli vengono di campo dil signor turcho. Da li qualli à inteso, come el Sophì era a presso el paese del signor Anadulli; et che, havendo inteso come el signor turco mandava grandissimo exercito per trovarlo, se retirò indrio e passò uno certo fiume, chiamato Eufrate; e cussì, per esser inverno, el signor turco à fato ritornar indrieto tutte le sue zente di la Romania, suzonzendo ditti timarati che 'l si bisognerà ritornerà in campo la mità di le zente di la Romania, e non ze n'andarano più per li gran senestri hanno habuti.