Dil general di Humiliati, a la Signoria nostra, fo leto una letera. Dil suo zonzer al re; et à referito quanto li havia dito il principe di la bona mente nostra etc. Et che 'l re etiam havia bon voler [277] versso la Signoria, nè volea far alcun danno, solum aver il passo per andar a tuor la corona.
Noto. Si ha per exploratori, che a Trento le porte erano serate, nè si lassava intrar alcun italian. Item, la fameglia dil cardinal Santa †, legato apostolico, era zonta lì a Trento; et poi etiam il cardinal vene.
Di Ferara, dil ducha Alfonxo, al suo orator existente qui, qual la lexe questa matina in colegio. Come el dovesse venir a la Signoria, e certificarli voler inceder a la via anderà la Signoria nostra, come bon fiol, nè si voler partir; et si ricomandava a la Signoria, scusandossi di quello era stà dito, che 'l voleva favorir il re di romani etc.
Di Brexa, di rectori. Avisi di cosse alemane. Et provision fanno, et mandano in veronese, ut in litteris.
Di Cremona, di sier Pollo Antonio Miani et sier Pollo Capello, el cavalier, rectori. Dil passar di missier Zuan Jacomo Triulzi, con li cavalli et fanti, numero ut in litteris. Et che lhoro non havea ordine; ma sopravene letere dil provedador zeneral, et li deteno il passo. E passono Po a ..., dove il marchexe di Mantoa havia preparato uno ponte sopra burchij etc.
Noto. Di Verona si ha, il marchexe di Mantoa à fato far 2 bastioni, uno a Goyto, l'altro ...
Fu posto, per li savij, levar il signor Bortolo d'Alviano, con la soa conduta, è in Friul, et vadi a Vicenza et in vicentina, dove è il signor Pandolfo e Carlo Malatesta et 100 stratioti.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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