Item, etiam vi vadi missier Jacomo Secho da Charavazo, con la soa conduta di cavalli 400, qual aloza a Mestre, lì in visentina. Et fu presa.
Fu posto per li savij dil colegio, excepto sier Lunardo Grimani, savio dil consejo, et sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, far fanti 7000, tra i qual 1000 di questa terra, et 2000 sguizari di quelli si arà per via di Franza, et 500 altri cavalli lizieri, zoè balestrieri a cavallo; et il Grimani e Prioli voleva ben le provision, ma non li sguizari. Et parlò 6: sier Lunardo Grimani, rispose sier Domenego Trivixan, cavalier, procurator, savio dil consejo, poi sier Marin Zustignan, poi sier Piero Duodo, savio dil consejo, poi sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, et sier Vetor Michiel, è di pregadi. E tandem fu preso la parte di savij.
Et nota, per colegio fo expedì letere assaissime in diverssi lochi, et fato che l'orator di Franza scriva al re, vengi a Milan, che la sua reputatiom valeria assai.
Di Roma, di l'orator. Coloquij col papa. Qual [278] dice per lui non mancha a far il re di romani non vengi; e tien non verà, perchè non à danari. Item, di Bologna à inteso, Hermes Bentivoy fo a li confini, quando seguì le novità. Item, vol la Signoria non li dagi recapito in le sue terre. Item, à citado a Milan li Bentivoy, che ànno voluto mandar per avanti a tosegar il papa, per uno frate ch'è im presom lì a Roma, et si vengi a justificar; et missier Zuane non è stà citado, per esser amalato. Item, li oratori di Bologna è stà alditi dal papa; et quelle cosse è aquietate.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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