Et l'orator nostro dimanda sia fato in loco suo successor.
Vene zoso pregadi a horre 5 di note.
In questa matina, in colegio, l'orator di Roverè dimandò alcune cosse, zoè 1000 ronche e altre arme; et fo expedito, et fato molte provisione, come ho scrito di sopra. Et fo dito, la Signoria vol armar le galie bastarde, et mandarle a Trieste; et scrito a sier Marco Bragadin, soracomito di galia sotil, è in Istria, veniva a disarmar, che resti.
[1508 02 08]A dì 8. Da matina, fo in colegio 4 oratori vicentini, videlicet domino Nicolò da Porto, cavalier, domino Antonio da Trento, dotor, domino Zuan Galeazo da Tiene, cavalier, domino Zuan da Dresano, doctor. Et exposeno il pericolo di quel teritorio e di la terra, se non se li provedeva; et che erano li primi feriti, et zà sono todeschi in vicentina etc. Il principe li charezò, dicendo non se li mancheria; et le provision era fate etc.
Item, eri fo scrito a Verona, quelli portavano robe in la terra, in questi tumulti, non pagaseno i dacij, ma si dovesse far nota, et poi si vederia con li dazieri.
Di Verona, si ave letere. Come veronesi haveano fato consejo, e inteso il capitanio zeneral voleva venir in la terra con le zente, per opinion sua, et abandonar il teritorio, qual indubitanter tenivano aria gran danni, haviano electi 4 citadini, qualli dovesseno andar a Gusolengo dal dito capitanio zeneral et il provedador Emo zeneral, a pregarli dovesseno star di fuora con il campo etc. La nome di qual citadini sono: domino conte Maregola di San Bonifacio, domino Piero Salerno, cavalier, domino Jacomo Spolverin, doctor et cavalier.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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