Non perhò che si scontraseno a la scalla, ma uno vene zoso, e l'altro, zoè Franza, e Milan, andò suso. Al qual fo comunichato quanto havia exposto pre' Lucha, e la risposta fata, et ditoli si li faria poi la risposta col senato. E fo spazà di ciò letere in Franza et a Milam.
È da saper, in questi zorni, venendo alcuni fanti di Romagna, per il vento grandissimo fo la note, vicino a Chioza una barcha, veniva di Ravena, si anegò et ne morì bon numero, che niuno non schapolò; e fo un gram pecato.
Item, fo scrito per colegio in Histria, che le galie dil trafego, che si aspeta, capitanio sier Francesco Arimondo, debino, zonte in Histria, restar lì, perchè le voleno operar contra Trieste. Item, il capitanio di le barche armade, sier Alvise Zorzi, etiam lui è in Histria; et scrito per l'Histria fazino star barche preparate. Di qui si atende a spazar il capitanio di le galie bastarde con la conserva.
Noto, chome domino Piero Grimani, qual à 'uto dal papa la comendaria di Cypro, che per pregadi fo dato il possesso al cardinal Corner, or dito domino Piero fece citar el ditto cardinal in Rota; unde soi fradelli andono a li capi di X, et dimandono fosse indusià fino che suo padre, ch'è in campo, ritornasse, qual à le scriture et è instruto di la causa. Et cussì, a dì 29 dito, nel consejo di X fo posto la parte di far indusiar tal cossa. Et fu presa, et scrito a Roma, et comandato resti.
Sumario di letere dil signor Bortolo d'Alviano,
scrite a la Signoria nostra in questi dì.
Pigliarò la Schiusa de Venasso, che è verso a mezo, de maniera che questi non porano fuzir ni haver soccorsso.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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