Item, che il capitanio di quelli fanti, nominato ..., qual è todesco, con zercha X cavali volendo venir a la via di 3 Ponti, et che alcuni nostri stratioti è con lui li dete l'incalzo, adeo convene ritornar adrieto. Replicha l'hordine a doman.
Di Vicenza, di sier Piero Barbo, podestà et vice capitanio. Dil zonzer lì in vicentina il conte Bernardim Forte Brazo con la compagnia. Qual vien di veronese, juxta mandata; e lì alozerà.
Di Roverè, di sier Zuan Diedo, provedador, et sier Zuan Francesco Pixani, podestà. Come atendeno a fortifichar; et lì è il capitanio di le fantarie, hanno fato gran repari etc. Di lì 0 sentono, et [326] non dubitano; solum di certe zente adunate, qual si tien vorano andar versso la Valle di Ledro, perchè sono a quella via, ut in litteris.
Di Riva, di sier Marco di Renier. Questo medemo; et dubita di dite zente alemane, ut in litteris.
Di Sallò, di sier Francesco Querini, provedador. Questo aviso medemo, che dubita non si callino per quelle valle, a far danno a la Riviera.
Di sier Zorzi Emo et sier Andrea Griti, provedadori zenerali. Come, inteso l'aviso di Roverè e Riva, hanno mandà certo numero di fanti a Riva e Torbole. Et altre occorentie, ut in litteris.
Di Franza, di sier Antonio Condolmer, orator, date a Burgos, a dì 20. Come il re si mette in hordine et vien a Lion, poi a Milan, achadendo. Coloquij con l'orator nostro e cardinal Roan, ut in litteris.
Di Roma, di sier Zuan Badoer, dotor, cavalier, orator, di 26. Come il papa non va a Hostia, chome havia terminato andar, ma per le presente occorentie hè restato.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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