Item, coloquij dil signor Constantim Arniti con l'orator nostro, qual si à dolto, che le sue letere, andavano al re in Elemagna, erano stà a Rimano intercepte etc. Item, l'orator dimanda sia electo il successor.
Fu posto per li savij, d'acordo, risponder al reverendo domino Lucha, orator cesareo, che la Signoria nostra era stà sempre di un voler, ch'è, venendo la cesarea majestà pacifice in Italia, darli il passo et honorarlo et farli ogni debita cauzion; et cussì semo di questo voler, per la observantia ha questa republica al romano imperio et a la soa cesarea majestà etc., in questo tenor, come altre volte li è stà ditto. Ave tutto il consejo. Item, di mandarlo via per la via di veronese, acompagnato. E nota, Alexandro Capella et Marco Antonio Zambom sta con lui a San Zorzi, et non vol che nium li parli.
Fu posto, per li savij, condur a nostro stipendio Pereto Corsso, con 500 provisionati, et habbi a l'anno per la sua persona ducati 300, e tansa per 6 cavalli; qual è valentissimo. Et questa matina gionse qui; e il capitanio zeneral l'à ricordato. Fu preso.
Fu posto, per li consieri e savij, elezer do pagadori in campo, per colegio; et sier Lunardo Grimani, savio dil consejo, messe fosseno electi per pregadi, per 4 man di eletion e la bancha; e chi harà più balote, vadi dove li piace, con questo, si chazi con quel provedador sarà lì; et li altri si tolseno zoso. E questa fu presa. Habbi ducati 60 al mese per [327] spexe, meni con si cavali 6, computà quel dil rasonato.
Et licentiato pregadi, restò consejo di X con zonta di colegio.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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