Item, fo scosso di la tansa ducati 81 milia, e senza pena, fin questo zorno; che è stà bel scuoder.
Da poi disnar fo pregadi. Et leto le letere sopra scripte:
Di Riva, di sier Marco di Renier, provedador, di 2. Come di lì dubitano, per adunation e preparation fanno todeschi lì intorno.
Di Feltre, di sier Alexandro Bolani, podestà et capitanio, et di sier Daniel Dandolo, provedador, date in Arse. Avisano aver, lì vicino esser zonte 4 bandiere di todeschi, di fanti 200 l'una; etiam im Primier si fa adunation di zente, tamen à provisto e provede.
Di Udene, di 4. Come a la Trevisa era stà fato mostre di 300 fanti, et condute artilarie a Goricia. Item, manda una letera auta da domino Hironimo Sovergnam. Li scrive, dil Forno, il modo di la bataja e vitoria ave nostri; lauda il signor Bortolo d'Alviano usque ad summum, e lui lochotenente di aver mandà zente per ingrossarli da quella banda. Et come lhoro preseno il passo di 3 Ponti, et che li tolseno quel passo; adeo todeschi, volendo fuzer, quella matina si partivano, e visto l'altro passo esserli tolto per l'Alviano, conveneno apizarssi. E questa vitoria fo in uno locho a presso la Piove, dita Valle.
Et nota. Se intese, per relation fata per Jacomo Caroldo, qual andò, di hordine di la Signoria, con domino pre' Lucha fino a Padoa, col qual rasonò di questa rota, come da si par che uno, era con lui, si dolse, dicendo erano questi morti molti homeni da ben di la corte dil re; e altre cosse li disse, che 'l sperava conzar le cosse. Item, à lassato qui molti soi arzenti che 'l portò, ch'è segno che 'l vol tornar.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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