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      Cossė ordinate le bataglie, me tornai a li fanti; et con quelle acomodate parole io seppi, prima li mostrai la certa vitoria combatendo; et poi li ricordai che, non combatendo, se perdeva lo honore e la vita; et che qui erano in loco da non pensare in salute alcuna, salvo in le lhoro mano. Et io, armato, in uno picolo ronzino mi misi in la fronte della bataglia, con mostrarli ch'io non voleva pių vivere se non se vinceva; et cossė seria stato. Molto trovai el signor Piero, Lactantio et Carlino, con tutti li altri capi, gagliardi; feci superare el monte ad Lactantio con li soi, et poi mi spinsi con lo resto de li fanti inanti, havendo ne la fronte de la bataglia el signor Piero dal Monte con la sua compagnia, et quella del signor Raniere, nello lato destro, Carlino et Babon verso el piano; et al lato sinistro, che era lo monte, haveva Lactantio. Nč creda vostra serenitā, che tutti li fanti havevamo menati comparsseno in dicta bataglia, che certo tutti non passevamo 1000; la virtų di questi capi, con molti valenti homeni che presso loro havevano, me faceva certo de la victoria, come fui; havendo anche a presso a me, in la fronte de dicta bataglia, Hironimo Granchio, Cola Moro, Pietro Corso e lo Turcheto et Alfonso da Siena et dui mei stafieri. Et quando el tempo me parve, ... sopra la bataglia todescha, et con lo avantagio de le nostre lanze; et perchč, in lo spingere mio, quelli mei homeni d'arme ferirno per fianco, et li stradioti et balestrieri facivano lo loro officio, presto fu disordinata et rota talmente, che in quel campo furno tagliati a pezi 1800 de essi, sicundo che al sipillire se č trovato.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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