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      El che sequendose, asicurarà talmente lo paese, che non interverano più simili inconvenienti. Questo, horra che havemo qualche riposso de le facende, mi è parso scrivere a la sublimità vostra, a ciò quella, inteso el progresso de la cossa, possa del tutto fare el conveniente juditio. In bona gratia di la quale humilmente mi ricomando, afirmandoli che mai ricusarò exponere la vita per servitio et honor di quella.
      Conegliani, die X.mo marcij M°CCCCCVIII.
      Humilis servusBartholameus Livianus
      subscripsi.
     
      [352]A tergo: Serenissimo principi et domino excellentissimo, domino Leonardo Lauredano, inclyto venetorum duci, domino meo observandissimo.
     
      In una poliza in la letera.
      Post scripta. A consolatiom de vostra serenità la certificho, che in la bataglia campale, tra pie' et cavallo, non sono morti de li nostri più de 12 homeni, cavali fra morti et guasti in tutto circha 15 o 16; per ben che de li stradioti ancora non ho veduto lo numero, pur non credo passi questa summa; se ne manderà lista.
      In la bataglia murale è morto lo signor Carlo, et uno mio homo d'arme, chiamato Delectoso, carcho de figli et figlie, habita in Casal Magiore; saria mercé farli qualche demostratione; et sono morti circha tre o quatro altri fanti. Nè creda vostra serenità, che altramente sia che quanto scrivo ad quella, cui me iterum atque iterum commendo.
      Conegliani die X.mo marcij 1508.
     
      Humilis servitor,
      idem BARTHOLAMEUS LIVIANUS,
      dux Buchianici et comes Manupelli
      armorum etc., subscripsi.
     
      Reverentemente ricordo a vostra serenità, voglia dar modo habiamo cum nui 5000 fanti almeno, acciò possiamo per lo advenire rendere quel conto de nui che havemo fino qui; nè per questa victoria se deve restare de non far le provisione debite, coson certo vostra serenità sapientissima farà. La magnificentia del proveditore hozi vole atendere ad informarse da me de li passi periculosi et importanti; et come è rasonevele, da hora far far fare le provision, loco per loco, a li populi convicini, de le calzine, a ciò, manchate le neve, subito se possano fortificare.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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