Et che Dionisio di Naldo, havendo inteso alcuni fanti di Agresta erano venuti a tuor zerto formento, li veniva conduto dil lago, nostri li fonno adosso e rebateli in fin in chastello di Agresta, e tutto quel dì combatevano etc.
In questa matina fo dato a 4 fanti di la compagnia di Hironimo Barisello, fuziti, tra i qual uno da Forlì da conto, 3 schassi di corda per uno, sopra la piaza di San Marco a l'oficio di l'armamento. Item, altri, presi a Malamocho e altrove, spojati e toltoli li danari.
Noto. Consejo di X vene zoso a horre 23.
[1508 03 17]A dì 17. Da poi disnar fo pregadi. Et leto queste letere:
Di Franza, di 4, 6 et 10. In quelle di 10, come havia ricevuto le nostre di la vitoria in Cadore, et fato grandissima festa e leticia; si offerisse a la Signoria in omnibus e non mancherà, adeo tutta la corte a esso orator li à fato grandissima festa, congratulandossi. Item, il re à gote etc. Atende a la conclusiom di la liga, e aspeta la risposta di Roma.
Di Milam. Zercha sguizari, qualli non se pol haver, dicendo non voleno servir la Signoria, ma ben il re di Franza, et manderà li guasconi; et monta ducati, zoè raines, XI milia. E altre occorenze, ut in litteris.
Di Alla, di l'Emo et Griti, di 15. Come quelli di Brentonega andono, driedo alcuni ussiti di Agresta, fin in li borgi, amazono 6 homeni, fra i qual uno prete, era in una colombara. Item, volendo andar zercha 30 cavali di todeschi versso Castel Corno, o ver Castel Barcho, nostri, zoè il capitanio di le fantarie, et quel Silvestro Aleardo, capo di balestrieri a cavallo, passono l'Adexe a guazo, e li fonno driedo, e li fenno fuzer.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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