Item, che todeschi al Caliam, hessendo [371] il marchese di Brandiburgo venuto a parole e risa con le zente dil ducha di Julich, si era dito marchese levato di campo, con zercha 1000 cavali, e partito; sì che non è restà, tra la Piera, Caliam e Trento, todeschi 5000; è gran carestia. Item, quelli di Lodron li ha scrito ai nostri provedadori, voleno ben convicinar con la Signoria e dar avisi, e cussì quelli di Archo; ch'è segno le cosse todesche non è in quella reputation doveria. Item, che 'l re è a Olmo, a implorando ajuto, con pochi cavalli. Item, essi provedadori hanno parlato con missier Zuan Jacomo Triulzi de tuor qualche impresa, el qual Triulzi è risentito; varito, farano etc.
Da Milam, dil secretario. Zercha sguizari, stentano averli, è gran dificultà; pur il gran maistro dice, sperava averne. Item, che 'l gran maistro si à dolto dil ducha di Ferara, non si portava ben etc., et non havia voluto far quanto li scrisse. E li à scrito voler levar il suo orator è in Alemagna; e si scusa non poter mandarli letere di la licentia, per non aver il modo.
Di Spagna, di sier Francesco Corner, va orator, date a dì 5 di questo, da Almonga. Dil suo viazo; et presto saria a la corte.
Di Andrea Rosso, secretario, date a Burgos, più letere, di 20 et 25 di zener et 5 fevrer, più avisi; questo è il sumario. Come, per queste novità, il gram capitanio voria venir in Italia; il re non vol, dice vol mandarlo in Africha a quella impresa contra mori. Item, che 'l ducha di Nazara e altri, inimici di quel re, haveano scrito letere al re di romani, venisse etc.; et era stà trovate dite letere e portate al re, adeo il re non vol più si scriva in Alemagna e fa cerchar tutti.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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