I qualli capi nominerò qui di soto, videlicet Turcheto, Morgante etc.
     
      Item, fo electo in scurtinio soracomito di la galia Priola (fo di sier Zuane, quondam sier Mafio), sier Zuan Mudazo, quondam sier Daniel, balotato con altri.
     
      Vene letere da Torri, di sier Andrea Gritti, provedador, di 7. Avisa esser gran fortuna in lago, [391] adeo non avia potuto exequir le provisione ordinate. À scrito in campo, li mandi 500 fanti; et aspetava Pereto Corsso et le colubrine, per mandarle a Riva. Item, todeschi sono sul monte, ut supra, et in la Val di Ledro.
     
      Da poi disnar fo gran consejo. Fato podestà a Cremona sier Alvise da Mulla, fo cao dil consejo di X, quondam sier Francesco.
     
      Fu posto, per sier Piero Capello, sier Lorenzo di Prioli, sier Polo Pixani, cavalier, consieri, sier Sabastian Malipiero, sier Andrea Zorzi, sier Marco Antonio Erizo, cai di 40, elezer per scurtinio, nel consejo di pregadi, 3 zentilomeni sora le cosse dil banco di Agustini, ch'è fallito, per mancho spexa, con li modi, condition et autorità fono electi quelli 3 sora il banco di Garzoni, alias. Ave 280 di no, 1211 e più di sì.
     
      Et hessendo gran consejo suso, vene letere dil provedador Emo, di Alla, di 7. Avisa, come quelli di Dionisio di Naldo, verso il Monte di Brentonega, andono con stratioti fin sora li stechadi de i nimici vicino a Riva; et i nimici, credendo fosseno 4 cavali solli di stratioti, alcuni, zoè 5 cavali todeschi, li veneno drio, stratioti fuzì, fanti erano inboscati, ne preseno 3, qualli sono homeni da capo, uno di 400 fanti, li altri 2 di 200 l'uno.