Dil provedador Contarini di l'armada, date in galia, a presso Trieste, di 13 et 14. Dil venir lì con l'armada là; et per do volte haver voluto mandar a parlar a quelli di la terra, si rendino; i qualli è stà salutati di artilarie; et nostri con li basilischi fevano il dover, trazevano a la terra et feva gran frachasso di muraglie; et seguiria l'impresa.
Di sier Vicenzo Valier et sier Daniel Dandolo, insieme, date a Primolam, a dì 15. Come havendo reduto 800 fanti et 600 paesani, 300 cavali di homeni d'arme et 200 cavali lizieri, erano andati versso Grigna' e Tesin soto Ivam, e fato prede assai de animali etc.; et ussiteno fuora alcuni todeschi; e Vicenzo di Naldo, capo di fanti, si messe in certo loco ascoso, e ussine, e fonno a le man; di qual ne fo morti, de essi todeschi, zercha 200, sì che nostri aveno vitoria.
Di Alla, di provedadori, più letere, l'ultime di 16. Come haveano consultato, omnino voler tuor impresa o di Ten o Archo o Agresta, o ver asaltar il campo, perchè sono pocho numero rimasti; et tratano questo. Hanno mandato li capetanij per le zente d'arme, che vengino suso, sì che farano etc.
Di Roverè, di 16. Dil zonzer di 2000 fanti lì; nostri vanno a far certa cossa secreta, ma sarano scoperti. Item, à uno aviso, todeschi tra lhoro è in disacordia; et che quelli tre capi fonno presi, qualli è retenuti presoni, sono homeni da conto, li primi di la Elemagna videlicet domino Zorzi Letistener et uno ...; e questo aviso l'anno da uno vicentin, è al Calian etc., ut in litteris.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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