Item, guasconi sono insolenti, amazono 6 homeni d'arme dil capitanio; hanno scripto a Verona, li mandi il zudexe dil maleficio a far processo. Item, che missier Zuan Jacomo li à mostrato una letera, li ha scrito il marchese di Brandiburg, di Trento. Li scrive a lui; et si dà molti titoli, et capitanio di la cesarea majestà. Et scrive con grande arogantia; et che li tre presoni l'ha, che fono presi per li soi, per esser homeni di condition, li fazi bona compagnia; et li doveria lassar per far cossa agrata al re di romani, hessendo suo homo. Et esso missier Zuan Jacomo li rispose verba pro verbis; et era capitanio di la christianissima majestà, et fa il suo oficio da bon soldato, e sono presi di bona guerra, et è soi presoni, e li tenirà etc.
Di Milam, di sier Antonio Zustignan, dotor, podestà di Bergamo, orator. Zercha li danari [412] si ha a mandar per li sguizari, solicita et spera averne bon numero. À letere, il gran maistro, di monsignor Rocha Bertim, che solicita; dice il re di romani non ne averà. Item, coloquij col gran maistro, qual era indisposto, che li par non seguir più oltra, per non mover la Elemagna et non iritarla. Item, è nova esser morto l'arziepiscopo treverense, elector di l'imperio, che fo qui a Venecia orator; e il re andava versso Bavaria per la morte di quel ducha, et conzar quelle cosse, ch'è soi nepoti. Item, le terre non li vol dar ajuto, zoè le terre franche, dicendo per la soa incoronation volerli dar, ma non per far guerra; et va facendo pacie, saria bon darli tudori.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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