Item, che 'l gran maistro dice, non poter mandar più zente, dubita lui; et che la Signoria à pochi fanti, non ha 2000 fanti etc.
Di Franza, di l'orator Condolmer, più letere, di 14 et 16, date a certo locho, ut in eis. Chome el re vien di longo versso Liom; et à inteso li successi di qua. Dice Roan, nostri aver pochi fanti; et che l'orator solicita il re vengi a Milan. Li ha dito non è per manchar, e segondo come farà il re di romani, soa majestà verà avanti, e fino venir im persona a la zornata, bisognando.
Dil dito orator, di 20, date a Roana. Zercha la liga trina si trata. Et esser venuti li capitoli con Spagna; et quelli, per Monsen Albion, orator yspano, fonno mandati al suo re contra il voler di Franza, è riformati al suo modo, licet per il prescidente di Paris era stà di lì benissimo formati per tutti. Et sono numero 7; tamen 3 d'essi erant idem per diversa; ma el 5.°, di qualche importantia, ch'è che niun non potesse far paxe con altri senza voluntà di li altri do confederati, et prima diceva senza nomination di altri do confederati etc. Al qual capitolo, instando il re e Roan si facesse la conclusione, l'orator nostro non volse, imo impugnò, dicendo nui eramo su la guerra, et la Signoria non li piaceria tal capitolo, perchè bisognava tempo a mandar in Spagna, ma ben stava con nomination; et zercha questa materia assa' parole etc. Item, dil zonzer lì, a dì 19, il ducha di Ferara venuto per stafeta, et . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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