Forssi, per la gran celerità, parerà a quelli di Venecia esser cossa trista; ma cui li è stato o chi 'l vedesse, judicharia cosa meravegiosa. La bandiera prima introrno in la terra, fu quella dil signor Piero dal Monte e di domino Guido Guaim; da poi quella di Pepoli; li altri contestabeli erano andati zoso del monte, perchè 'l parsse cercha 1000 fanti, che se teniva volesse andar in la terra, et perhò non furno a tempo. El guadagno del magnifico proveditore è stato tutte le cosse di chiesia, le qual tutte sono stà restituite. Etiam tute le done, che potevano esser da 600, fonno condute in una chiesia, ben custodite, et per esso fatoli le spexe per do zorni, poi restituite tutte a li mariti o padri; che è stà cosa meravejosa a servarle, a reservarle da quelli apetiti de' soldati. Ma tutto è stà fato volentiera, per esser el proveditore amato e temuto; ma mi par assai, l'habi aquistato la gloria. Doman, piacendo a Dio, andaremo lontam di qua mia 3, et lì se farà la mostra et darasse una paga a le fantarie, a ziò tutti volentiera fazino qualche altra impresa più bella che questa. La qual saria stà comenzata, se non fosse stà la carestia et pocho numero di fanti, li quali ogni zorno manchano; et in questa impresa ne son morti da X, ma feriti molti. Jo ho auto piazere asai esermi trovato, maxime, che era in locho dove erano piantate le artilarie nostre, dove vedeva ogni cossa, como coloro che combatevano.
Data, ut supra.
[421]Letera dil dito, data sopra la riva di l'Izonzo,
a dì 13 april, hore 24.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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