Si ha provisto, per la penuria di fanti, li homeni d'arme, con il corpo di la curaza, vengano a la bataglia; è stà deliberato etiam che la terra sia data a sacho a li fanti, la rocha sia data a le zente d'arme. Dita rocha è ben in hordine di artilarie; ma da eri a ozi è gran differrentia dil trazer, hanno molto cessato e i nostri renforzati.
Letera di 16, in Gradischa, horre 14.
Frater carissime.
Eri mi scordai dir dil caso dil signor Pandolfo Malatesta, che trovandossi dove erano le artilarie nostre, par se acendesse focho in do barili, e in uno atimo brusò el viso et i drapi di molte persone, tra le qual fo el signor Pandolfo. El qual ha brusato el viso et il collo, non con pericolo di la vita, ma forssi li parerà el segno; le man sta peso, per esser brusate quasi fin su l'osso; tamen se li fa bona provisione, credo anderà a Udene. Etiam è brusato domino Constantino Paleologo, el qual ha etiam brusato le mane. Il magnifico proveditor è pur in leto qui a Gradischa. È penuria in campo di vituarie; si scrive a Udene e per tutto. Tuta la note si fa lavorar qui in Gradischa, e ogni horra si manda in campo; si dubitava, il campo doversi levar per fame. Si à roto assai il muro di la terra, tutavia si bate. Le artilarie fanno bene el dover; ozi senza fallo se li darà la bataglia. La rocha è fortissima; voriano fanti e fanti. La torre dil ponte fo presa, la qual à muri grossi pie' 14, e hanno artilarie per fiancho, che ha ferido qualche uno di nostri e qualche morto.
Letera di 16, in Gradischa, hora prima di nocte.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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