provedador zeneral, a sier Jacomo suo fiol,
data in Goricia, a dì 23 april 1508,
posta qui per eror.
Ozi fici dir una messa in la chiesia di la terra, solenne, e lì mi fici portar di rocha, et sopra il mesal diti sacramento a tutti quelli principali di fedeltà et omazo a la illustrissima Signoria nostra, e tutti tulssi in nota et li ho mandati a la Signoria. Li soldati e fanti si duol, bisogna trovar modo de satisfarli, o per via di uno tajon a la terra, o farli uno presente di danari a li capi. Jo vado ordinando le cosse che accade, e a le fabriche fazo far uno turion; aspeto [431] ordine expresso di la Signoria di far altro. Ò lassà Francesco in rocha e Bernardim di Ugoni, contestabele, con la sua compagnia, di provisionati ...; starò ozi qui, poi anderò a Gradischa per regolar el tutto. Ho gran cargo con queste zente d'arme e stratioti; si fa butini, tutti roba, tutti manza e tutti atende a si, sì il picolo come il grande. Jo non voglio altro cha 3 bandiere strazade et una bareta di pelle. Ho mandà fin a Yspurch spie per saper quel si fa; o speso dil mio più di ducati 50 in mandar etc.
Letera dil dito, di 26, horre 17, in Duino.
In questa matina partì' di Gradischa per vignir a Monfalcon; e per strada intisi, havendo sentito el capitanio di Duino nui andar a quella volta, haveva patizato, con il proveditor Contarini di l'armada, di darsi, salvo l'aver e le persone. E vini di longo. Trovai el dito proveditor partito per Pixam, e Vicenzo da Riva andato con il signor Bortolo versso Trieste.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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