Item, esser venuto a lhoro uno messo di lo episcopo di Trento, qual manda una letera e la Signoria nostra, per la qual el voria trieva e tratar acordo. Et è data la letera in Trento, a dì ...; tamen tieneno sia fata ozi. La qual manda a la Signoria, ordeni quello li piace.
     
      Nota. A nona vene una voce, che Agresta si avia resa a pati; ma non fu vera, et fu zanza levata.
     
      Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letere:
     
      Di campo soto Trieste, dil provedador Corner, di 4 et 5. Come continuavano il bombardar [439] da terra e da mar; e aver butà una parte di le mure zoso, e una torre, offendeva nostri. Et nostri esser acampati cussì sotto la terra, che si poleno parlar. Li qual hanno dito, esser dentro di quelli si aricorda quando dil 14.. fo nostri lì a campo, et che stavano 6 mia lontan, et horra si è tanto apropinquati; et che fin 2 zorni dariano la bataglia. Il signor Bortolo si porta per excellentia, et non si sparagna mai; non si mancha di mandar polvere etc., ut in litteris.
     
      Di sier Hironimo Contarini, provedador di l'armada, date in galia, soto Trieste. Scrive in conformità, e lauda il signor Bortolo; et che Andrea di Viviam, patrom di una galia bastarda, li è stà portà via la parella dil brazo, el qual in questa sera vene qui a Venecia per medicharssi; et esser stà amazà da le artilarie nimiche do nostri su l'armada.
     
      Di Alla, di provedadori, di Nago et Mori. Come ho scripto di sopra; nè altre letere ozi si ave.
     
      Di Roverè, dil Pixani, podestà, et Diedo, provedador, di 5, hore XV. Come ha da Silvestro Leardo, capo di balestrieri, è in campo sotto Agresta, come in quella hora 12 si avea reso a' nostri, e il capetanio andava dentro a tuor il possesso; e manda qui dito aviso.