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      Tutti il crete; ma non fu vero, come dirò di soto. Item, dil venir lì dil messo di lo episcopo di Trento, vol trieve e una letera a la Signoria etc.; l'ànno mandato a li provedadori.
     
      In letere di provedadori, soto Agresta. Si ha, esser venuto dal Griti domino Bortolo da Lodron, pratichando acordo per li signori di Agresta, di darssi a la Signoria, et pregando non se li fazi movesta, perchè è bon servitor etc.
     
      Di Milam, dil Stella, secretario. Dil partir a dì primo sier Antonio Zustignan, dotor, orator, per Bergamo, tolto licentia dal gran maistro, era amalato. Item, è nova, il re di romani, è a Olmo, voria far elector di l'imperio, zoè arziepiscopo treverense, quello el vol e quelli vol farlo; juxta li capitoli.
     
      Di Franza, di l'orator Condolmer, di 24, di Roana, 26 de uno altro loco, et 28 da Lion. Dil zonzer lì di la christianissima majestà. Come intende li progressi nostri in Friul, et di la terra di Goricia; il re li piace assai. Et inteso, in veronese non si fa 0, et che missier Zuan Jacomo dice non aver mandato, li à scrito in bona forma fazi il tutto contra il re di romani etc. Et che il re a uno pranso, dove era più di 25 signori e baroni, disse publice, li piaceva la Signoria prosperava contra il re di romani. L'orator fo da lui e ringratiò; soa majestà disse [440] esser contentissimo, e vol romper etiam lui in Valtolina. Item, manda una letera li à scrito l'orator suo al re, lo avisa dil venir qui dil messo dil cardinal Santa †, qual disse il suo cardinal aver fato bon oficio con la cesarea majestà, et à zerchato a meter ben etc.; e si l'è bon di qualcossa, si offerisse.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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