Noto. In questa sera gionse qui 3 triestini, mandati per esso provedador di l'armada, con consulto dil Loredan, provedador, per sospeto; e sono di primi cai di parte, gran nemichi nostri, et fonno drizati al consejo di X. Li qual fonno posti in camera, et nomeno Freschazonta Bonserman et Francesco da Chioza. Et etiam è da saper fenno in Trieste, che tutti li triestini portone le arme in castello; adeo rimaseno senza alcuna difension e ofension di arme.
     
      Et ozi fo, lezando le letere, consejo di X, per letere drizate a lhoro, ut dicitur, in questa materia di Trieste; et fo zonta dil colegio e altri.
     
      Di Cao d'Istria, di sier Etor da cha' Tajapiera, podestà et capitanio. Ricomandano alcuni; et in conclusion quelli de lì, qualli in questa impresa di Trieste si hanno portà benissimo etc. Item, avisa quelli di Pesin aver fato danno a' nostri sotto Montona, dove è podestà sier Alvise Pizamano, et manda la letera dito podestà, et che li à brusato una villa etc.; et perhò è da far provision.
     
      Di sier Donado da Leze, provedador, date in Tulmin. Come era partito di Cremons et venuto lì, perchè havia inteso di la adunatiom fata in Lubiana, et a quelli confini, di 7000 persone; tamen fo a veder quelli passi et provete etc.
     
      Di sier Andrea Loredam, luogotenente di la Patria di Friul. Avisa questo medemo, di reporti di adunation in Lubiana. À scrito al provedador zeneral; et è bon star reguardosi, fa etc.
     
      Di Hongaria, di Vicenzo Guidoto, secretario, di 24, 25 et 29 april. De coloquij abuti col thesorier, qual richiede li danari dia aver il re annuatim da questa Signoria, et la risposta fata, [466] scusando la Signoria è su gran spexa per queste motion col re di romani.