E il tesorier dice la Signoria è rapace; et il secretario rispose non parlava ben. Et cussì altercati, esso secretario li disse che 'l parlava mal, e lui rispose el mentiva per la golla; et avisa sopra questo, scusandosi aver tenuto le raxon nostre. Item, fo dito il re havia mandà il suo orator a Roma, con gran spexa, per cessar queste diferentie. Item, fo dal re; tandem soa majestà à scrito una bona letera a li electori di l'imperio e a le terre franche, mutatis mutandis, contra il re di romani, in favor di la Signoria nostra, qual li vol dar il passo, venendo pacifice e non con arme, et in favor dil re di Franza, ut in ea; manda la copia, la qual sarà qui soto. Item, discordie tra quelli transalpini, zoè il transilvano et il mondavio; e par il turco vol ajutar uno, il re non vol se impazi, e più presto veria a la guerra. Et altre particularità, come in ditte letere si contien.
Di li provedadori zenerali in campo, date, in Val di Mori, a dì 10 et 11. Come sier Zorzi Emo è stato in Agresta, provisto etc., et posto lì sier Zuan Vetor Badoer, quondam sier Rigo, con fanti, et per inquerir quello achadeva, volendo tuor l'impresa de Archo. Et scriveno, il loco di Agresta aversi dato, salvo l'aver e le persone, con far il salvoconduto a quelli, et non con altri pati, ni de darli stato altro in recompensa, ni altro. Item, si scusano essi provedadori, dicendo mai tra lhoro esser stà varietà, nè non esser stà altro cha unidi, excepto di le opinion, ma sempre è stati uniti al ben di la Signoria nostra.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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