Di Milam, dil secretario. Come à comunichato col gran maistro l'aquisto di la terra e rocha di Trieste; à 'uto gran piacer. Item, uno reporto, il re di romani era a Olmo amallato di spilintia etc., ut in litteris.
Di Franza, di l'orator nostro Condolmer, di 2, 4 et 5 mazo, date a Lion le prime, e l'ultima data a certo locho, mia 25 più in qua, versso Garnopoli, dove il re era venuto a piacer. In le prime coloquij col re; et che la Signoria à molti nemici in Italia, e lì in corte, et non li piace il suo prosperar, e perhò saria bon cessar. Et la risposta di esso orator, come la Signoria, provochata, à tolto questa impresa et havia sostenuto l'impeto; et si non fosse stata, saria stà gran incendio in Italia. Item, che il re à scrito una bona letera a tutti li electori di l'imperio, e a le terre franche, contra il re di romani et in favor di la Signoria nostra, et justificando le raxon nostre etc.; et manda la copia, la qual sarà qui avanti posta. Item, il re aspetava la raina, soa consorte, de lì etc.
In quella di 5. Zercha la liga; et a dì 3 ricevete le nostre letere in risposta zercha li capitoli. Coloquij col cardinal Roan et monsignor di Albion, orator yspano; et che 'l legato deva contra Albion, videlicet sul capitolo di far la pace con consenso di altri, e la Signoria voleva con nomination et non voluntà di altri, e questo è il justo. Item, scrive come fo dal re; et che 'l re mostrò di dir la Signoria ha raxon, per non mandar in Spagna et star assa' a la risposta, ma ben li par di far con consenso, maxime di esso re di Franza, con molte parole, ut in litteris, tamen esso re non li pareva dir altro, per non farsi sospeto a le parte etc.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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