Dil campo soto Agresta, di provedadori, di 15, hore 22. Come, da poi sono lì, sempre à piovesto et ha impedito il lavorar di repari per meter l'artilarie, perchè non si pol far di zorno, per esser a la Piera gran numero di boche di artilarie. Tuta la murata è piena e la rocha, e fino su la riva di l'Adexe, canoni e colobrine, e tra li altri un pezo, che traze più di lire 80 di ferro. Ozi nostri hanno fato far asai cabioni, e la note sequente si meterano in ordine; è impresa dificile etc., tamen non si resta. A Trento si dice è pochissima zente; ma ben lì a la Piera, alozati in quelle caxe, e a costo il monte, da 5000 persone etc., ut in litteris.
Di Corfù, di rectori, di 6 mazo. Certi avisi, per uno vien di Constantinopoli, a dì 24 marzo partì. Come de lì se diceva, Sophì veniva contra il signor turco, potente, a la volta di la Natalia; et che Camallì dovea ussir di streto con 12 fuste. Item, à scontrà il baylo nostro, sier Andrea Foscolo, va; qual a dì 4 april saria zonto con la galia a Constantinopoli.
In le letere di provedadori di campo. È aviso, come quel zorno, a dì 15, scaramuzando, missier Piero Gambacurta, pisano, capo di ..., era stà ferito de un schiopeto in un zenochio, che stava molto mal. Item, che si havia deliberà, tra li capetanij e provedadori, differir a piantar le artillarie doman di note, a dì 16, atento li guastadori tuta sta note, et ozi, si hanno afatichato et sono strachi e tutti anegati.
Noto. Eri im pregadi fo letere dil canzelier, fo di sier Domenego Pixani, el cavalier, morite vicedomino a Ferara.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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