Avisa, a dì 13 gionse li il signor, venuto di Franza; el qual vol iterum vegnir a la presentia di la Signoria nostra. Item, è una letera di lì, dil marchexe di Mantoa, avisa aver di Elemagna certissimo, il re di romani vegnirà potente in Italia.
Item, fo scrito, et preso di scriver, al vescovo di Trento, et li altri consieri regij a Trento, di la eletion fata di sier Zacaria Contarini, el cavalier, per orator nostro, a tratar la trieva, et si partiria immediate etc.
Fu posto, per li savij dil colegio, la commission a sier Zacaria Contarini, el cavalier, va orator [477] nostro a Riva, per tratar la trieva etc., cometendoli debbi aspetar 3 zorni lì l'orator francese dia vegnir, et con lui insieme tratar dita trieva per do anni, et non venendo in questi 3 dì, commenzi lui a tratar; con altre particularità, ut in commissione praedicta. Et sier Andrea Venier, savio dil consejo, contradise, dicendo non si doveria far intravenir l'orator di Franza, ma ben nominar Franza etc., perchè là non si concluderia, e avanti sia concluso la liga, femo lo effecto dil capitolo; et parlò ben e longo. Li rispose el principe, dicendo non capitoli, ma a questa conclusion di trieva; e intrò, con li consieri, in la parte di savij. Li rispose, al principe, sier Pollo Barbo, procurator, che non è in colegio, dicendo non è tempo di far questa commission, cussì presto mandarlo via et star a veder l'exito di le cosse; e il Venier, messe de indusiar. Sier Antonio Trun, procurator, non era im pregadi. Et andò le parte: 25 di l'indusia, il resto di la parte dil principe; et fu presa.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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