Noto. Eri partì una galia sotil, sopracomito sier Lunardo Zustignan, quondam sier Unfre', sul qual andò sier Alvixe Arimondo, va ducha di Candia.
     
      In questo zorno, in do quarantie civil, fo expedito e tajato una sententia, fata per sier Marin Morexini, olim ai 3 savij in Rialto, contra il quondam sier Beneto da cha' da Pexaro, fo capetanio zeneral di mar, zercha i lazi di ducati venitiani, perchè si acordò con la Signoria in certa quantità, et esso sier Marin sententiò e tajò dito acordo. Hor, disputato la causa in 4.tia, ozi da poi disnar fo expedita e tajata: 4 non sinceri, 24 bona et 27 taja. Et parlò esso sier Marin do volte et domino Rigo Antonio.
     
      [1508 05 19]A dì 19. Da poi disnar fo pregadi, et leto le infrascripte letere. El qual pregadi fo chiamato per uno effecto, videlicet scriver a li provedadori in campo contra la Piera, che si levasseno di l'impresa con bel modo, vedendo li scandoli fati per spagnoli; ma sopravene bone letere di diti provedador, et fo neccessario non far altro.
     
      Et, avanti il levar di collegio, si ave certissimo, el reverendissimo domino Antonio Suriam, di sier Zuane, patriarcha di Veniexia, in palazo suo a Castello, poi la longa sua egritudine, esser passado di questa vita, a hore 16 in zercha; et pertanto fo terminato scriver a Roma. La nomination si farà ozi im pregadi, et farlo subito, perchè non fusse pregierie etc.
     
      Et fu posto, per li consieri, cai di 40, savij di colegio, che non pasando niun im patriarcha, si toglij li 4 meglio, e quelli balotarli iterum; et non pasando, si toglij li do meglio, et balotarli l'uno contra l'altro; e chi harà più balote ancora non pasasse, debbi esser rimaso a la nomination.