E nota, à equivochà il nome, vol dir don Alvise Contarini.
     
      Di Trieste, di sier Zorzi Corner, el cavalier, provedador zeneral, più letere. E la nova di Fiume aquistato, et vano col campo a Postomia. Item, il signor Bortolo non si contenta; pur per uno anno si à rimesso in la Signoria, dagi quello li par. E scrive coloquij abuti insieme.
     
      Di Fiume, di sier Hironimo Contarini, provedador di l'armada. Di l'aquisto, a dì 27, e altri castelli che si reseno; e manda la poliza. Et ha posto lì per governo sier Andrea da Mulla, era a Vegia, stato camerlengo et castelan. Et il sumario di tal sue letere scriverò poi.
     
      Fu posto, per tutti i savij, scriver a sier Zacaria Contarini, el cavalier, che 'l mandato è in bona forma e valido, et entri in la conclusion, e concludi justa la commission ha. Ave tutto il consejo. Item, fu posto, d'acordo, una altra letera al ditto, zercha a quanto à promesso missier Zuan Jacomo Triulzi, et il prescidente dirà, ch'è de far la trieva con il re di Franza e [498] la Signoria, e soi adherenti di qua da' monti; et perhò opinion nostra è, concludi con li adherenti di qua da' monti, non potendo far altramente. Et fu presa.
     
      Fu posto, per i savij di colegio, risponder in Franza, concludi la liga col quinto capitolo, juxta il voler di Franza, videlicet non si fazi paxe, se non con voluntà di Franza et la Signoria nostra. Et sier Andrea Venier, savio dil consejo, contradise et messe indusiar; li rispose sier Antonio Trun, procurator, savio dil consejo. Andò le parte: 70, et 104 l'indusia.