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      E cussì ha fato meter in terra dicto triestino, in loco secreto, et aspeterà la risposta. Tuta fiata bombardavano, per non li lassar ripossar. Questa matina tornò sier Vicenzo da Riva, sopracomito, che mandò a veder se quelli di Duino se volea darsi; li fo risposto, per quel capetanio, esser bon servitor di la illustrissima Signoria, e voler termine uno mese e voriano capitular. Havia auto letere del provedador Corner, in risposta di sue, che lo invitò a l'impresa, che ozi el vegneria a Monfalcon, per tuor dicto loco di Duino, parendoli esser molto a preposito haver le forze da mar. Lo instoe andasse con l'armata in quelle aque, e fariano provision di le cosse di Trieste; sì che, tornato il messo, lasserà lì li do arsilij a proseguir il bombardar, e andarà lì subito verso Monfalcon, per trovar dito provedador, sì che spera haver certo [504] victoria. E dice, si 'l havea li 3000 fanti richiesti, zà haria auto Trieste; e che consumano più di barili 80 al zorno di polvere, et hessendo a la fin di 250 li fo mandati, dimanda se li proveda ad ogni modo e presto.
     
      Letera dil dito, di 26 april, hore 12, in galia, a presso Duino, ricevuta a dì 27, hore 12. Come quella matina, al far dil zorno, l'have la rocha di Duino a pacti, la qual è belletissima e fortissima; et havia posto per capitanio sier Piero Gradenigo, di sier Marin, et fornita di zente e sotto il vexillo di missier San Marco. Da poi el qual aquisto è zonto el signor Bortolo Liviano, qual è andato con la galia Riva a veder Trieste.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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