E intrò per capetanio in la cità, a nome di la Signoria nostra, sier Marco Loredan, capetanio di le galie bastarde, et castelan sier Vicenzo da Riva, sopracomito; e lui provedador se ne ritornò in galia. E il provedador Corner intrò a veder la terra, e subito tornò sopra la galia Riva, perhò si alegra etc. Scrive haver portato grandissime fatiche etc.
Letera dil dito, ivi, a dì 7. Come in quella matina fu a messa lì in la cità. E subito intrato, di volontà dil provedador zeneral, fece ussir fuora tutti i todeschi et suo capetanio, con le sue arme solamente, et cargar sopra uno di arsili; qualli vanno a dismontar a San Zuanne de Duino. Et il signor Bortolo ha tanto solicitato con li citadini, ch'è venuto a conclusione di riscatar el suo saco con ducati 15 milia, zoè XV milia, a termine de mexi 3, de li qual non sa che parte harà l'armata nostra; e sono exeptuati li hebrei, che se intende haver qualche facultà. Haveano deliberato cargar sopra i arsili tutte le artillarie sono stà operate a quella expugnatione et munitione, et con le barbote se manderano a l'arsenal. El pan, mandato di qui da Venetia, farà tajar e far biscoto per l'armata. Si dice, andando con le galie a Fiume, senza bataglia si aria; à scripto a la illustrissima Signoria nostra, aspeta risposta. Et manda ahora a Puola la galia, soracommito sier Francesco Marzello, con una fusta, per esser letere di quel conte, di certe zente se adunava in quelle bande, con voce de andar a' danni de quelli lochi nostri, per conservarli illexi.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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