E dice. È mal haver a far con chi vol tutto l'honor lui.
Dil dito, ivi, quel zorno. Come, poi serate le letere, à 'uto nova dal podestà di Parenzo esser stà discoperto certo tractato de quella terra. Et non [515] havendo inteso di stratioti 0, per avanzar tempo si lieva in quella hora 18 et va a Parenzo, per proveder a quella cosa di tanto momento; et expedito, subito tornerà ad exequir l'impresa.
Copia di una letera di sier Zuam Navajer,
capetanio di Raspo, a sier Hironimo Contarini,
provedador di l'armada, a dì 13 mazo 1508.
Magnifice ac clarissime major honorande.
Domino Zuane Herbastainer, domino del castello de Ipoglava, confinante con questo luogo et casteli de Rezo et Colmo di questo tegnir, con el qual havemo visinato in amizizia, da poi sono questi moti, per più soi mi ha fatto intender lui voler bon vizinar, pregando a li sui non permeti far danno, offerendossi, versa vice, con questo tegnir. Ho tenuto sempre quello con bone parole. Da mi li fo etiam dechiarito, che similiter contra altri subditi, licet non fusseno di questo tegnir, non se deveseno impazar a suoi danni. El qual, per tal suasione, etiam mi fe' intender voler far questa opra. Lasato da narar i principij, à mandato da mi do sazerdoti con letere di credenza, i qualli hanno esposto per parte sua, che hessendo stà suo padre in bona amistà con la illustrissima Signoria, volendo etiam lui esserne, se ricomandava con i suoi subditi a mi, et offerendossi, avuto Pixim, darsi con li sui a la illustrissima Signoria, con li muodi et privilegij et obligazion ha con el suo signor, che hè, per dechiarazion di vostra magnificencia, re di romani, pregandomi vogli esser suo mediator ascriver a vostra magnificencia, voglij quella haver per ricomandato con li soi; et che interim per la zente nostra non siano dannizati etc.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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