El castello dal Vermo, zercha mia do da Pisino, in strada, situato sopra uno monte asai forte e per reduto de zente aptissimo, qual, per il teror dil modo usato al castelo di Treviso, si deteno, e vene i primi dil castello contra esso proveditor e li portò le chiave; e intrò a hore 18, e tolse il possesso per nome di la Signoria nostra. Era dentro da zercha persone 100 da fati. E inanimati i nostri, per seguir la vitoria passorono versso Pisino; e galioti e soldati voleva meter a sacho dito castello dal Vermo. Et a hore 22 introno in el borgo di Pisino, dove alozono le zente et posto le artillarie, qual fin hore 2 sarano piantate, e damatina darano principio a bater la terra. E tutti chi erano nel borgo si erano tirati in la terra; e fanno gajarda difesa, con usar parole a' nostri assa' injuriose e ingnominiose; et si dice, el capetanio cesareo era ussito, con dir voler andar a tuor zente in suo favor, e ha lassato uno vice capetanio, e tutti tien sia fuzito per paura. Questa terra, chome l'à vista di fuora via, è sopra uno monte di sasso vivo, alto et ratissimo, che da tre bande non se li pol dar bataglia; ma spera intrarvi per forza per la porta. Item, come in strada quelli dil castello di Antignano, olim Cexaria, mia 3 di Pisino, si reseno a la Signoria nostra, e li presentono le chiave. Et di le zente inimiche, erano in quelle parte, non se intende altro e di paura stanno ne i lochi lhoro, tamen stanno nostri riguardosi etc.
     
      [519] Letera dil dito, data im Pisino, a dì 19 mazo, hore 15, ricevuta a dì 20, hore 23. Come da poi eri, impiantate l'artilarie soto Pisino et principiato a tirar, poi questa matina, al far dil zorno, iterum refreschato el bater, ita che quelli dentro non fonno più sentiti, tirando tuta fiata a le difese, che hormai erano butate, e principiato etiam ruinar una torre; quelli dentro dubitandossi, oltra de la roba, de la vita lhoro, venero a le mure, rechiedendo pacti.