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      E volendo a dì 20 levarsi con le zente e venir a marina, ave letere di sier Zuan Navajer, capetanio di Raspo, li notifichava havia auto notizia da uno suo, circha persone 3000, tra alemani, hungari e paesani, tra li qual 500 cavali, erano reduti in quelli confini e fato certa coraria, e rechiedeva li stratioti, e confortandolo a non si partir di lì, perhò soprastete tuto dì 20. Da poi la notte have dil ditto altre letere, havia per exploratori inteso non esser vero, ma solum 20 cavalli e altri pedoni villani, che stavano a le lhoro confine e discoreano per quelle; unde fece aviar le artillarie tutte, excepto do falconeti, che ha lassato per diffension di la rocha, non se li havendo trovato altro de bronzo che uno cortaldo, in conzo, et un'altra bombarda grossa bronzina, dezochata su la strada, che tirra ballote di forsi libre 200, e la voleva mandar a l'arsenal; non à 'uto il modo per la graveza sua. E le altre nostre artelarie à fato condur a Porto Colona in campi de Puola, e ne l'andar a Fiume le torano in galia. Eri etiam fe' levar le fantarie e zurme di Pisino, qual veneno a galia, e lui driedo con li sopracomiti. Et mandò sier Pollo Contarini, governador di stratioti, con la compagnia, a Parenzo, per refreschar li cavalli: qualli con gran dificultà ha fato contentar di venir a ditta impresa, si scusavano è mexi [521] 4 sono a la facione. E zonto a marina, si ritrovò sier Alvise Arimondo, va ducha in Candia, con la galia, soracomito sier ..., e insieme mandono per domino Latantio e il Turcheto, persuadendoli a venir a l'impresa, e non restasse per li danari, perchè li seriano mandati driedo; e che zà 3 zorni esso provedador havia mandato il suo scrivan dal provedador zeneral per tal effetto.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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