Et in le altre letere scrive copioso dil mandar di questi cavalli lizieri a quella volta, et Franco, Renier da la Sasseta et Vitellozo.
Dil signor Bortolo d'Alviano, governador [538] zeneral nostro. Zercha l'opinion sua di non andar a l'impresa di Postomia, ma lassarla, scrive le raxon perchè; sì che verano con lo exercito versso Goricia in Friul. Et alia, ut in litteris.
Di Fiume, di sier Hironimo Contarini, provedador di l'armada, date in galia. Di castelli venuti sotto la Signoria nostra, e di homeni lassati a custodia, e si proveda di pressidio; e altre ocorentie. E nota, sier Alvise Arimondo, va ducha in Candia, con la galia, soracomito sier Lunardo Zustignan, fo lì, el qual poi andoe al suo viazo, e conferite insieme.
Di Corfù, di sier Hironimo Contarini, l'altro provedador, pur di l'armada, di 25 mazo, date in galia. Manda una letera, abuta da Constantinopoli, di sier Andrea Foscolo, baylo, di 2 mazo. Lo avisa dil suo zonzer lì. Et Alì bassà aversi dolto zercha li navilij soi fo presi per nostri a presso Candia, et vol la Signoria li pagi etc. Item, che si arma 12 velle, tra le qual 4 galie sotil, capitanio Camallì, per ussir di stretto contra corsari e rodiani, li hanno preso più di 60 navilij, con formenti, intravano in streto. Item, avisa dil zonzer lì a Corfù la galia sotil, soracomito sier ..., qual mena a Venetia sier Lunardo Bembo, ritorna baylo di Constantinopoli. Item, di Sophì etc.
Et fato il scurtinio di savij dil consejo, fo chiamà el consejo di X, con la zonta di danari, et fo licenziato el pregadi.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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