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      Item, esser brusà il palazo di ..., a Fiorenza, zoè una parte; sarà di danno, a refarlo, ducati 4000. Item, di noze fate di uno di San Severino, nepote dil cardinal di Napoli, in una neza dil cardinal Colona. Item, il cardinal Lisbona sta malissimo et in extremis.
     
      Di Palermo, di Ulixes Salvador; di ... zugno. Come è assa' abondantia di formenti, valerano stera 4 al ducato. Item, di certi brigantini, armati contra ...
     
      Dil Zante, di sier Antonio da Mulla, provedador. Alcune nove, non da conto. Relation aute di uno vien di la Morea, zercha Sophì etc. Scrive etiam di questi brigantini et aviso di corsari.
     
      Di Faenza, di sier Alvise Capelo, provedador. Come a dì 26 il cardinal Pavia, è legato in Bologna, havendo, come el scrisse, fato introdur le zente d'arme tutte in la terra, mandò per 4 principal, erano dil numero di 40, et senza farli [558] confessar, li feno tajar la testa e butar il corpo su stuore sopra la piaza; et fe' uno bando, niun se li acostasse, sub poena vitae etc., la nome di qual è qui sotto. La qual cossa à dà molto che dir, adeo Bologna è mesta e tutta piena di meninconia.
     
      Di Milam, dil secretario, Come il prescidente è andà in Franza per stafeta; e ritornato che 'l sia, il gran maistro etiam lui anderà in Franza. Et altre occorentie di lì e coloquij abuti ...
     
      Di Franza, di 17, 18, 19, di l'orator. In le prime, coloquij abuti col re. Qual si à dolto molto, che la Signoria habbi concluso cussì presto la trieva, e che la non havea paura, et che lui non meritava, et che li saria di danno 200 milia ducati al presente, et che lui non stima, à un milion di ducati preparadi, et non vol acetar dite trieve, perchè vol ajutar so cuxin e feudatario ducha di Geler, et che in Italia non havia stato esso re, ita che bisognava far quella nota, perchè Ferara e Mantova l'à maltratato; sì che con colora parlò assai, e di l'amor portava a la Signoria, e lui era, per parte di la madre, italian; e la Signoria non doveva aver concluso sì presto, con molte parole: le qual parole erano lhoro doi solli.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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