Di Faenza, di sier Alvise Capelo, provedador. Come a Bologna il cardinal legato havia chiamà li 40, et ditoli dovesseno esser boni fioli di la Chiesia; et che li 4 erano stà fati morir per soi demeriti, et si saperà poi etc. Item, quel domino Alexandro di Pepoli, fo relasato, si era partito e andato ad habitar a Modena. Item, si fabricha a furia il palazo di Marascoti, li qual tornano in Bologna etc., ut in litteris.
Di Ferara, dil canzelier dil vicedomino, perchè ancora sier Francesco Orio, va visdomino lì, non è zonto. Avisa queste cosse di Bologna; e come erano stà trovate gran numero di boletini per la terra, che dicevano: O populazo, perchè non vi movete contra questo bardasa, mariol etc.? come dirò di soto il boletino.
Di Riva, di sier Zuan Antonio di Renier, provedador. Come, per relatione di alcuni, venuti di sopra, tutti à piacer di le trieve etc.
Fu posto certa taja, per una letera di sier Alexandro Bolani, podestà e capetanio di Feltre, di uno voleva violar una zovene, lei non volendo, l'amazò, che chi 'l deva vivo et morto etc., ut in litteris.
Fu posto, per li savij, dar ducati 50 la prima sera al signor Bortolo, poi ducati 25 al dì fin starà qui. Sier Marco Bolani, sier Francesco Trun, consieri, et sier Piero Capello, etiam consier, messe che 'l primo zorno se li fazi le spexe per le raxon vechie, poi siali dato li ducati 25. Parlò, per la soa parte, sier Antonio Trun, procurator, savio dil consejo. Andò la parte: 40 di 3 consieri, il resto di savij; et questa fu presa, videlicet 104.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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