Sier Hironimo Pizamano, fo ai X savij, quondam sier Francesco.
     
      [1508 07 09]A dì 9, domenega. Da poi disnar, hessendo il zorno deputato per la venuta dil signor Bortolo d'Alviano in questa terra; el qual eri zonse a Mestre, et questa matina, disnato per tempo, vene a Margera con sier Sabastian Lion, podestà et capetanio di Mestre, et altri condutieri et capi, come dirò di soto. Et volendo montar in barcha, Jo Marin Sanudo, con quelli erano in la mia barcha, sier Domenego di Prioli e sier Alvise da Molin, fossemo li primi a receverlo nomine Dominii, et con lui parlai molto. Poi sopravene alcuni doctori, et montamo in barcha fino a San Piero di Castello, dove erano altri patricij deputati: sier Cabriel Moro, cavalier, sier Francesco Donado, cavalier, sier Piero Pasqualigo, dotor et cavalier, doctori, et altri. Et zonti in chiesia, fu fato una oratione latina per sier Lorenzo Venier, dotor, laudandolo molto. Lui rispose piano a sier Cabriel Moro, li era a presso, e come era per meter la vita per questo dominio. Era con soa excellentia suo fratello, episcopo di Nucera, il signor Piero dal Monte, Vitello Vitelli, Renier di la Sasseta, Antonio di Pij, Zuan conte Brandolin, Zuan Francesco d'Ascole, Gnagni Pincone, Latantio da Bergamo, Jeremia di la Saseta ... Beraldo et Beraldim, suo fratello, et molti altri homeni da bene. Et in la nostra barcha vene il signor Piero dal Monte et Vitello Vitelli, fo [578] fiol dil signor Camillo. Or poi, zonto il bucintoro a Santo Antonio, montamo in li piati, et lì a Santo Antonio fo recevuto dal serenissimo principe nostro, con li oratori Franza et Spagna, et gran numero di patricij, vestiti di seta.