Veneno in chiesia di San Marco, dove per lo avicario fo dito una solenne messa, et poi presentatoli per il principe, usatoli a l'altar le cerimonie debite, el baston d'arzento di governador et il stendardo di San Marco. E compito, veneno col stendardo avanti, e lui col baston in man, acompagnato da la chieresia, fino a palazo; e, tolto combiato, vene con li piati a caxa.
     
      [1508 07 14]A dì 14. Da poi disnar il signor Bortolo fo a Muran, con la compagnia, a veder far veri. Noto, eri soa moglie fo im pergolo, a veder dar il stendardo e baston a suo marito.
     
      Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letere:
     
      Di Cypri, dil rezimento, come ho scrito, 6 mazo. Che haveano di Rodi, Camallì ussir et con 60 velle venir a quella volta. Etiam hanno di Damiata, et altrove, di armata fa il soldan, et si dice contra quella isola; unde essi hanno, con el consejo di 12, preso retenir tutte le nave, et fato capetanio di quelle sier Christofal Moro, ritorna, stato lì locotenente. Item, mandono sier Hironimo Lando, sopracomito, a Rodi, al gran maistro, a saper dove l'ànno; el qual ritornò e rispose aver tal nova da Syo. Item, manda letere aute di sier Domenego da Mosto, capetanio di Baffo etc., ut in litteris.
     
      Di Cataro, di sier Nicolò Coppo, retor et provedador, di 6, più letere. Dil zonzer di sanzachi lì. Fato calchare; voleno far forte Castelnovo. Et manda una deposition di uno; et che voleno fabricar a le Cadene, la qual cossa si facesse, sariano do dardanelli a Cataro. Item, di sier Almorò Pixani, vice capetanio al colfo, di ... Dil suo zonzer lì con la galia et etiam sier Francesco Marzello, sopracomito et provedeno etc.