Et fu terminato, doman expedir le cosse di l'armar.
[1508 07 18]A dì 18. La matina il signor Bortolo fo a la Signoria a tuor licentia, si parte doman poi disnar, et ozi anderia a provar certe artilarie etc. Etiam separatim fo la moglie di esso signor, con il vescovo, a la Signoria, a tuor etiam licentia. La qual è sorela di Zuan Paulo Bajom di Perosa, è col papa conduto.
Da poi disnar fo pregadi per le cosse di mar. Fu posto, per li savij, varie opinione zercha l'armar, proveder al Levante e il Ponente per li corssari. Parlò sier Antonio Trun et sier Marco Bolani, consier, in la qual opinion li savij entrò, excepto sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, che volea la parte, con questo fusse armà qui etiam do nave. Parlò sier Bernardo Barbarigo, fo a Corfù. Or fu preso scriver al provedador di l'armada, è in bocha di Cataro con X galie sotil, che 'l mandi 2 galie sotil a Corfù, a trovar il capetanio di le galie grosse, e insieme vadino im Ponente etc., per segurar le galie di Fiandra vien, et quelle di Barbaria vanno. Item, sia armà qui do galie bastarde, con li sopracomiti fati, sier Tomà Moro, sier Hironimo Barbarigo, e li tocha la volta, qual siano armati con presteza. Item, siano electi X sopracomiti per gran consejo, a do per volta etc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Fu posto, per li savij, che li cadorini, dil suo, atento si reseno a' todeschi, debino pagar XV compagni et il contestabile in la rocha e castello di Cadore, a ducati 3 al mese, dil suo.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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