Et manda il [599] constituto, che lo ha fatto, per parole che altre volte esso capetanio inzuriose li disse, et si l'à tenuto a mente. Et hanno inquerito si alcun l'à fato far, dice di no; et dimanda a la Signoria quello voleno si fazi di lui. Et eri, per il consejo di X, li fo scrito dovesseno inquerir ben e poi far di lui justicia; et, come poi se intese, lo fenno menar a cao di cavalo e squartar.
Dil marchexe di Mantoa, Francesco di Gonzaga, a la Signoria. Come, per la servitù ha a la Signoria nostra, ha mandato quel'omicida sopraditto in man di rectori di Verona, con gran dimostration di servitù, offerendo il stato et la persona in servicij nostri.
Di Milam, di Nicolò Stella, secretario. Come missier Zuan Jacomo Triulzi è stà chiamà dal re, vadi in Franza. El qual si duol andar lì, e con sti caldi et esser vechio; poi non sa ad quid. Et scrive coloquij abuti con lui, et non voria andar. Item, esso secretario è stato a visitation dil gran maistro, ch'è varito. Et invitatolo a venir a Venetia, ringratia la Signoria, acepta l'invito; ma prima li convien andar in Franza. Item, il re è partito de Lion, va versso Geler, et si dice sarà a parlamento col re di romani.
Di Roma, di sier Zuan Badoer, dotor et cavalier, orator nostro, di 25. Come il dì di San Jacomo il papa fe' cantar una solenne messa, con li oratori di Chastiglia, et poi dete una cena degna, con li ditti oratori et cardinali palatini. Item, il papa è più nimicho nostro cha mai. Et di la morte dil cardinal San Vidal in 3 zorni; e prima si à saputo di la morte cha di la malatia, si tien sia stà tosicato.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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