Item, à ricevuto letere di la Signoria, che mandi do galie sotil verso Ponente, a trovar le galie bastarde per li corsari etc.; tamen à 'uto aviso dal conte e capetanio di Dulzigno, che in Scopia era adunation di turchi X milia persone, et che si mandi qualche provisione. Unde, per saper questa cossa, à spazà de lì sier Vicenzo da Riva, sopracomito, con la sua galia, con hordine mandi exploratori a saper, et lui va verso Dulzigno. Etiam, à 'uto letere dil rezimento di Cypro, dil retenir di le nave per dubito [613] di Camallì e l'armada dil soldam; perhò si scusa con la Signoria, non pol mandar dite do galie, ma lui anderà versso Corfù, poi in Candia, per asegurar quelle cosse, che, da poi il taramoto, dubitavano di Camallì etc.
     
      Dil Zante, di sier Antonio da Mulla, provedador. Di nove de lì, 0 da conto.
     
      Da Constantinopoli, di sier Andrea Foscolo, baylo, di 6 et 8 lujo. Di lamenti fati a li bassà de' nostri e di quelli schiatini, che li fanno assa' danni. Item, di sier Tomà Morexini, fo retor a Schiati, qual à menato via una schiava di uno turco, vol o aspri 1000 o la schiava etc. Item, che li bassà hanno voluto mandar con nostri navilij artilarie e monition a la Valona, acciò vadino segure, dubitando di rodiani; et qui è stà gran contrasto di esso baylo con li bassà, tandem à contentà si cargano. El pregadi e colegio di questo l'ave a mal. Item, che li bassà e altri à inteso di l'aquisto di Trieste etc., e di le trieve fate col re di romani; et si duol, la Signoria non li dà aviso di queste nove etc.