Di quelle occorentie di lì; et di l'impresa fa il re contra mori et di Bolis; e coloquij in materia treuguae etc., ut in litteris,
Di Milam, dil secretario nostro, Caroldo. Come il gran maistro certo va in Franza, perchè uno suo barba à renoncià certo degno oficio di meraschalcho di Franza e lui voria esser. Item, di li honori fati a Nicolò Stella, nostro secretario, che ritorna di qui, qual è stà acompagnato fuora di Milan etc. Item, perchè fiorentini hanno dà il guasto a' pisani, par che il re habi scrito di mandarvi zente in ajuto di pisani, e vi va missier Zuan Jacomo Triulzi con bon numero di homeni d'arme et fantarie.
Fu posto, per i savij ai ordeni, far uno capetanio di do barzoti, con ducati 30 al mexe, si dieno armar con le condition ut in parte, e li patroni a l'arsenal diebano usar ogni diligentia a compirli, e disfar le do barze. Ave 40 di no.
Fu posto, per i savij, dar al fiol di Reposi Busichio, cavalier, ducati 25 a l'anno, poi la morte dil padre, in Candia, page 4 a l'anno.
Fu posto, per tutto il colegio, poter meter parte di perlongar la muda a le galie di Baruto, qual ancora non è tutte partite, per non aver potuto aver di l'arsenal le galie etc. Presa.
Fu posto, per i savij, che habino tempo zorni 15 poi zonte; e presa. E cussì partino il zorno sequente, havendo auto il so voler.
Fu posto, per li savij, che le decime 65, 66, 67, è a li governadori, vadino a pagar lì in certo tempo, senza pena, poi vadino a le cantinele, poi a le cazude con la pena, ut patet. Presa.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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